Ricerca su ChatGPT: meglio non fidarsi del motore di ricerca

Dal 31 ottobre OpenAI ha annunciato che il suo sistema di intelligenza artificiale ChatGPT offre un servizio analogo a quello del tradizionale motore di ricerca con la promessa di fornire risposte rapide e pertinenti con link a fonti web autorevoli.

Tuttavia, secondo una recente ricerca condotta dalla Tow Center for Digital Journalism della Columbia University, ha evidenziato che il servizio di ricerca non sia in grado di svolgere sempre correttamente il proprio compito in quanto le risposte fornite non sono risultate sempre affidabili, raramente riconoscendo la propria incertezza.

Ricerca

È stato chiesto a ChatGPT di identificare la fonte di 200 citazioni provenienti da 20 pubblicazioni, di cui 40 prese da siti che avevano negato l’accesso al loro materiale da parte si Open AI.

Risultati su ChatGPT

153 risposte parzialmente o completamente errate. Solamente in 7 casi ha riconosciuto la propria incapacità di rispondere correttamente, usando espressioni di incertezza come “forse”, “sembra” e “potrebbe essere” oppure dichiarazioni come “non sono riuscito a trovare l’articolo esatto”.

Questi risultati hanno messo in discussione le abilità di ChatGPT di distinguere tra fonti originali e contenuti copiati.

OpenAI ha commentato i risultati, sottolineando la complessità di valutarli per la mancata condivisione delle metodologie utilizzate con la promessa di migliorare le capacità e le funzionalità di questo strumento.

Il risultato della ricerca, indubbiamente evidenzia il bisogno di maggiore trasparenza e supervisione nel modo in cui questi strumenti accedono o interpretano i dati.

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